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DONNIE DARKO

Un respiro profondo, devo trovare le parole giuste per recensire Donnie Darko, uno di quei film che mi ha spinto a considerare il cinema non più solo come un divertimento di un paio d’ore, ma come un qualcosa che ti segue in ogni momento della vita, che ti spinge a riflettere e meditare anche dopo la visione.

Credo che Donnie Darko sia uno dei film più sottovalutati nella storia del cinema, nonostante sia entrato a far parte dei 100 film più famosi di sempre, probabilmente perché è complesso, vorticoso, quasi impossibile da comprendere in tutte le sue sfumature. Ma per chi, come me, è abituato a non fermarsi solo davanti all'apparenza ma ama andare nel profondo, è un film terribilmente affascinante, capace non solo di stregarti per tutta la durata ma di rimanerti dentro anche dopo la visione.

Quando l'ho finito di vedere per la prima volta la mia reazione è stata: "Aspetta un attimo...Ma che ho visto?". Ero totalmente incredula e sbalordita. Diciamo che non riuscivo a dargli un senso, ma avvertivo che una logica c'era, certi passaggi non riuscivo a comprenderli a pieno, ma sapevo che non c'erano contraddizioni, che il regista aveva voluto dare un significato ben preciso alla storia di Donnie.

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E' un film che ti lascia libero di dare una tua interpretazione a tutti gli eventi che si susseguono. Per questo, al termine della prima visione hai l'impressione di non averci capito niente e probabilmente sentirai il bisogno di rivederlo.

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Donnie Darko, ideato, scritto e diretto da Richard Kelly, è senza dubbio uno dei debutti più sorprendenti del nuovo millennio. Il film uscì nelle sale americane nel 2001, mentre in Italia rimase un "oggetto misterioso" fino al 2004 (una delle solite grandi scelte del fantastica distribuzione italiana).

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Donnie Darko è un ragazzo intelligente e brillante, che però si sente totalmente a disagio nella realtà noiosa e bigotta in cui vive, dominata da stereotipi e modelli di vita che non gli appartengono. Il suo progressivo estraniarsi dal mondo che lo circonda lo porta a sviluppare forme di sociopatia e di schizofrenia. I genitori cercano di aiutarlo rivolgendosi ad una psicoterapeuta, ma l'assunzione di farmaci peggiora le sue condizioni, rendendolo ulteriormente instabile e frustrato nei confronti della vita, alla quale non riesce a dare un significato.

Tutto cambia quando, una notte, Donnie viene chiamato nel sonno da una voce. Sonnambulo, il ragazzo esce di casa ed incontra una figura travestita da coniglio, che gli comunica che il mondo sarebbe finito esattamente 28 giorni, 6 ore, 42 minuti e 12 secondi dopo. Sogno o realtà? Lo spettatore non sa se il coniglio sia un messaggero temporale reale oppure un'allucinazione. Fatto sta che questo episodio salva la vita di Donnie. Infatti, mentre lui è fuori, il motore di un aereo cade sulla sua casa, distruggendo la sua camera. Il Coniglio Frank tornerà molte volte nel corso del film, portando Donnie a compiere delle azioni vandaliche in uno stato di profondo trance del quale non siamo del tutto sicuri si renda conto. Queste azioni, che inizialmente non sembrano avere senso, porteranno il protagonista a compiere il proprio destino.

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La vita di Donnie si intreccia con personaggi negativi e positivi. Fra i primi troviamo sicuramente la professoressa di ginnastica, simbolo dell’ipocrisia e del bigottismo più moralista e puritano che uccide e calpesta la libertà di pensiero e di opinione dei propri studenti, e il divo locale Jim Cunningham, arricchitosi sulle spalle della debolezza delle persone grazie ad una maschera sotto il quale ha nascosto la sua vera, mostruosa natura; Fra i secondi troviamo, invece, la professoressa di lettere, l'insegnante di fisica, entrambi anticonformisti, e Gretchen, la ragazza di cui Donnie si innamora e che influenzerà le scelte che il ragazzo dovrà prendere.

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Per tutta la durata del film, non è chiaro se quello a cui stiamo assistendo è la storia di un ragazzo turbato da seri problemi mentali o se in realtà ci sia un forte elemento paranormale e fantascientifico che tiri le redini della storia. Il finale  è in grado di spiazzare qualsiasi tipo di spettatore. Le scene sono accompagnate da una colonna sonora incredibile e da brividi. Non posso fare al meno di citare la canzone "Mad World", adattissima per esprimere le condizioni di un ragazzo che spesso non viene capito da chi gli sta intorno.

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INTERPRETAZIONE

La vera forza di questo film sta nella libera interpretazione che ognuno di noi può dare alla pellicola. Di seguito riporto la mia spiegazione. Ci sono arrivata dopo aver visto diverse volte il film, guardandone anche la versione più lunga pubblicata nel 2004 dal regista per spiegare alcuni dei misteri di Donnie Darko.

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Il film copre un arco temporale che va dal 2 al 30 ottobre; inoltre, dobbiamo considerare due dimensioni: l'Universo Primario (quello "normale" per intenderci) e l'Universo Tangente (ovvero un universo parallelo). L'intero film, eccetto le ultime scene, ovvero quelle seguenti alla morte di Donnie, si svolge nell'Universo Tangente.

Il 30 ottobre si verifica casualmente una corruzione dell’Universo Primario che porta alla creazione di un Universo Tangente: un aereo incappa in questa anomalia spazio-temporale e il suo motore viene risucchiato indietro nel tempo, tornando quindi al 2 ottrobre.

L'Universo Tangente è una dimensione instabile, destinata a sopravvivere solamente 28 giorni (come il coniglio Frank predice a Donnie), perché in essa è presente un paradosso: coesistono, infatti, due versioni dello stesso oggetto, due motori con lo stesso numero di serie: quello proveniente dal futuro e quello attaccato all'aereo che non è ancora partito. Secondo un libricino intitolato "La Filosofia Dei Viaggi Nel Tempo" (nel film è il manuale che Nonna Morte consegna a Donnie), per i viaggi nel tempo sono fondamentali due elementi: l'acqua e il metallo. Il motore riesce ad attraversare le due dimensioni proprio perché di metallo. Mentre l'acqua è l'elemento con cui il regista sceglie di rappresentare i wormhole, ovvero quei serpentelli che escono dal petto dei personaggi del film e che conducono ognuno di loro a svolgere il proprio destino.

Donnie Darko viene scelto, non si sa da chi e perché, per essere il Ricevitore Vivente, ovvero è la persona che dovrà risolvere il paradosso per evitare la fine del mondo. Il ragazzo dovrà compiere delle azioni per salvare il mondo, cioè dovrà fare in modo che il motore ricada di nuovo sulla sua casa, ma questa volta nell'Universo Primario. Essendo Ricevitore Vivente, Donnie è dotato di alcuni superpoteri.

In questa missione, verrà guidato da Frank, diventato il Morto Manipolato in quanto è stato ucciso da Donnie nell'Universo Tangente. Il Morto Manipolato ha il potere di spostarsi nel tempo e fra diverse dimensioni. Per questo, torna indietro dal 30 ottobre, momento della sua morte, fino al 2 ottobre, ed entrando in contatto telepaticamente con Donnie lo conduce fuori di casa proprio poco prima che il motore si schianti sulla sua camera, salvandogli la vita.

Oltre a Frank, anche gli altri personaggi del film, che sono Viventi Manipolati, attraverso le loro parole ed azioni, aiuteranno Donnie a compiere il proprio destino.

In particolare, Frank convince Donnie ad allagare la scuola e, grazie a questo evento, il ragazzo conosce Gretchen, la ragazza di cui si innamora. Oltre a questo, Donnie decide di scrivere una lettera a Nonna Morte, visto che la vecchietta non fa altro che controllare la cassetta delle lettere. Infine, Frank fa in modo che Donnie bruci la casa di Jim Cunningam. Dalle ceneri dell’abitazione si scoprirà infatti che l’uomo è in realtà un pedofilo, e questo porterà la madre di Donnie ad accompagnare la sorella e le amiche ad un provino a Whashington, poichè colei che doveva accompagnarle, la professoressa di ginnastica, sarà impegnata ad organizzare un comitato per difendere Cunningam dalle accuse di pedofilia.

Arriviamo così al 30 ottobre, la data nella quale l’Universo Tangente collasserà su se stesso trascinandosi dietro tutti gli Universi esistenti. Frank fa in modo che Donnie e gli amici si rechino a casa di Roberta Sparrow (Nonna Morte). E sarà proprio la vecchia, fermatasi per l’unica volta della sua vita a leggere una lettera che ha trovato nella busta delle lettere (la lettera di Donnie) che provocherà indirettamente la morte di Gretchen, investita dall’auto guidata proprio da Frank, che stava per investire la Sparrow. Questo provocherà la furia di Donnie che ucciderà Frank, l’assassino della sua ragazza, e gli permetterà così di diventare il Morto Manipolato, il Virgilio del Ricevitore Vivente.

Donnie si reca allora sulla collina, dove si era risvegliato all'inizio del film, e, capendo che l’unico modo per salvare Gretchen e l’intera esistenza è quello di risolvere il paradosso, utilizza la sua telecinesi per staccare il motore dall’aereo nella quale viaggiavano la madre e la sorella per farlo passare attraverso un whormhole che lo ricondurrà esattamente al 2 ottobre sopra casa Darko, dove tutto era iniziato. Questa volta però il motore cadrà nell’Universo Primario, andando a ristabilire l’ordine nella realtà.

Donnie accetta, quindi, il proprio destino: decide di sacrificare la propria vita perché è l'unico modo per salvare Gretchen e il resto dell'umanità. Poco prima di morire, ride in modo isterico perché ha paura: come gli aveva previsto Nonna Morte, "Ognuno è solo quando muore". Ma, nello stesso tempo, è felice perché sa che le cose andranno bene per tutti gli altri.

Nelle battute finali, sulle note di Mad World, scorrono davanti ai nostri occhi tutti i personaggi. Ci sembrano cambiati, è come se avvertissero ciò che è accaduto nell'Universo Tangente. Per esempio, vediamo Frank, che mentre fabbrica la sua maschera da coniglio, si tocca l'occhio al quale Donnie aveva sparato; oppure nell'ultima scena vediamo Gretchen passare davanti la casa di Donnie, fermarsi e salutare sua madre. Il comportamento della ragazza e lo sguardo emblematico della madre ci fanno capire che i personaggi sono, almeno in parte, consapevoli di cosa è successo, hanno dei vaghi ricordi, come se si fossero svegliati da un sogno.

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CONCLUSIONE

Donnie Darko può essere considerato un psicothriller, ma è un film unico nel suo genere. Lo considero un capolavoro, il film dei film, probabilmente perché sono amante di tutto ciò che non è banale e non facile da comprendere. Credo che nessun regista riuscirà mai a replicare il lavoro di Richard Kelly. Ci ha provato nel 2009 Chris Fisher con il sequel S. Darko, incentrato sulla vita della sorellina di Donnie, Samantha, ma ha di gran lunga fallito. S. Darko, infatti, non ha niente a che vedere con Donnie Darko: gli avvenimenti raccontanti sono casuali, insensati. 

Donnie Darko è stato il film che ha reso famoso Jake Gyllenhaal: a soli 21 anni interpreta il protagonista, un ruoloabbastanza complicato in quanto Donnie, come abbiamo già detto, è un ragazzo paranoide e schizofrenico. Gyllenhall si cala perfettamente nei panni di Donnie, con le sue risate isteriche, le sue espressioni interdette, i suoi continui sbalzi d'umore, rende benissimo la necessità di comprensione e di amore ricercata dal giovane.

Che altro dire? Chi non apprezza Donnie Darko non può essere mio amico. VOTO 10!

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