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CRUCIFIXION - IL MALE E' STATO INVOCATO

Devo dire che sono una grande amante del genere horror. Fin da adolescente ho sempre amato guardare film paurosi, soprattutto quelli capaci di tenerti in tensione dall'inizio alla fine e di farti saltare sulla sedia dallo spavento.

Quando vedO un film di questo tipo sono consapevole che il suo scopo principale è quello di fare paura, quindi lo valuto principalmente in base a quanti sussulti riesce a farmi fare durante la sua visione. Ovviamente apprezzo maggiormente quegli horror che, oltre a procurarmi paura, hanno una trama coerente e una conclusione credibile.

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Ho scelto di vedere Crucifixion - Il male è stato invocato soprattutto perché era da parecchio tempo che non mi gustavo un horror.

Il film, prendendo spunto da fatti realmente avvenuti, è ambientato a Bucarest e racconta di un violento esorcismo ai danni di una suora, Adelina Marinescu. Un prete e quattro suore vengono arrestate in quanto Adelina, dopo tre giorni, perde la vita. Una giovane giornalista di New York, poco credente perché ha perso da poco sua madre a causa di una malattia, decide di indagare sul caso. Parte così alla volta della Romania con lo scopo di dimostrare che la giovane suora non era posseduta ma schizofrenica e che, quindi, il sacerdote è colpevole di omicidio. Ben presto la giovane reporter dovrà ricredersi. Infatti, sarà vittima di strane allucinazioni e dovrà lottare per salvarsi.

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Xavier Gens, il regista, riprende uno dei temi più classici trattati nei film horror, ovvero l'esorcismo, e cerca di dargli un tocco nuovo e fresco. In parte ci riesce: ha il coraggio di mostrare scene molto forti e disgustose agli spettatori. La possessione torna ad essere fisica e sensuale, l'invasato si trova a fare i conti con i suoi istinti più oscuri e primordiali. Una delle immagini più forti è sicuramente quando vediamo un gran numero di formiche camminare sulle parti intime della suora posseduta.

Azzeccata è anche la scelta dell'ambientazione: una Romania rurale, in cui sopravvivono ancora antichi rituali e tradizioni.

Dall'altra parte, però,  la trama risulta abbastanza banale e prevedibile.

Il difetto più grande di questo film è la mancata esplosione nella parte conclusiva. Infatti, se fino a quel momento si alternano jump scare, porte e finestre che si aprono e chiudono da sole, incubi ed allucinazioni che fanno salire la tensione dello spettatore, l'esorcismo finale viene trattato in maniera troppo sbrigativa. Quando lo spettatore si aspetta il culmine della paura e dello spavento rimane, invece, a bocca asciutta. Per carità, è bellissima la scelta di far piovere anche all'interno dell'edificio e il tipo di atmosfera che viene a crearsi, ma il tutto si risolve davvero in maniera eccessivamente semplice ed in davvero pochissimi minuti.

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Insomma, è un horror come tanti, con delle buonissime potenzialità ma che non esplode. Ho apprezzato tantissimo la coerenza e la linearità, che non sempre questo genere di film riesce a mantenere. Paura? Beh sì dai, un paio di saltini sulla poltrona del cinema li ho fatti, ma niente di che. VOTO 6,5.
 

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