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CIAO CIRO

Caro Ciro,

non eri il mio cane, ma da quando ero piccolina ti vedevo quasi tutti i giorni nel cortile della casa affianco alla mia. Da bambina avevo paura di te, sai? Eri un cagnolone grande e grosso e spesso, quando ci vedevi abbaiavi per difendere i confini della tua abitazione. Poi però sono cresciuta e ho iniziato ad amare i cani in modo profondo, a considerarli degli esseri speciali. Così ti osservavo con occhi diversi. A volte ti chiamavo, mentre te ne stavi appisolato nel tuo cortile, ma raramente ti voltavi verso di me. Quelle poche volte ho visto nei tuoi occhi cioccolato una dolcezza infinita.

Ultimamente la vecchiaia si faceva sentire e passavi la maggior parte del tempo a dormire. Eppure, quando c'era nei dintorni il tuo padrone, intento a fare qualche lavoretto lì fuori, nonostante la stanchezza lo seguivi e non ti perdevi neanche una delle sue mosse. Vi guardavo e mi sentivo felice, avvertivo il vostro legame fatto di poche parole e gesti, ma profondo: nel silenzio percepivo quanto l'uno era importante per l'altro e viceversa.

Nonostante la malattia, sei stato un cane coraggioso, Ciro. Hai lottato con le unghie e con i denti e ti sei attaccato alla vita con tutta la forza che avevi, forse, proprio per restare accanto al tuo migliore amico. Quando hai capito che era giunto il momento hai cercato di allontanarti per non causare troppo dolore alla tua famiglia.

Vedere quel cortile vuoto, senza quella macchia bianca pelosa, sarà un colpo all'anima anche per me che ti conoscevo poco.

Una leggenda racconta che, quando un animale ci lascia, raggiunge un posto chiamato Ponte dell'Arcobaleno. E' un luogo bellissimo, pieno di prati e colline, dove tutti i cani corrono e giocano insieme. Ci sono acqua e cibo in abbondanza ed il sole splende tutti i giorni. Tutti gli animali che erano vecchi o malati ritrovano salute e vigore, tornano ad essere proprio come noi ce li ricordiamo nei momenti più belli passati assieme.

Gli animali sono felici e contenti eccetto per una cosa: sentono la mancanza di qualcuno di davvero speciale che hanno dovuto lasciarsi alle spalle.

Ma poi arriva il giorno in cui uno si ferma e guarda l'orizzonte: i suoi occhi scintillanti sono attenti, il suo corpo freme. Improvvisamente si stacca dal gruppo e inizia a correre con le zampe che lo spingono ad andare sempre più forte. E' il giorno in cui il cane ritrova il suo umano e finalmente non si separeranno mai più.

Tu, caro Ciro, avevi già qualcuno ad aspettarti dall'altra parte. Corri felice dalla tua padrona, ritrova le sue carezze e i suoi occhi pieni d'amore. Non essere triste per chi hai lasciato qua, un giorno vi rincontrerete e sarete di nuovo tutti insieme. Ciao gigante bianco,

buon viaggio amico.

Claudia

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