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BROTHERS

Quando non esco amo passare le serate sotto le coperte con un buon film da vedere ed è così che mi sono imbattuta in Brothers. E' un film sconosciutissimo, di cui non avevo mai sentito parlare. L'ho trovato per caso, leggendo la filmografia di Jake Gyllenhaal, uno dei miei attori preferiti.

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Brothers racconta la storia di due fratelli dal carattere completamente opposto: Sam è un marine in procinto di partire per una missione in Afghanistan, è padre di due bambine e un amorevole marito; Tommy, invece, è appena uscito di prigione ed è da sempre considerato la pecora nera della famiglia, soprattutto dal padre.

Sam, partito per l'Afghanistan, precipita mentre è a bordo di un elicottero. Tutti lo considerano morto.

Nel frattempo, Tommy instaura un bellissimo rapporto con Grace, moglie di suo fratello, e con le sue due nipotine.

Una volta appresa la notizia della morte di Sam, la sua famiglia deve improvvisamente fare i conti un vuoto scioccante. Tommy cerca in tutti i modi di stare vicino a Grace e alle piccole, arrivando, nel tempo, a sostituire quasi completamente il fratello. Presto, però, scopriamo che Sam è vivo: insieme ad un commilitone è stato catturato dai combattenti talebani.

Quando il marine torna negli Stati Uniti, visibilmente traumatizzato e provato dai giorni di prigionia, diventa sempre più scostante. Il pensiero che sua moglie l'abbia tradito con Tommy non gli dà pace, in alcuni episodi arriva persino a prendersela con le sue figlie.

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"Non so chi ha detto che solo i morti hanno visto la fine della guerra. Io ho visto la fine della guerra, ma la domenda è: potrò tornare alla vita?"

Questo film è una chiara denuncia nei confronti della guerra e delle conseguenze disastrose che essa provoca. Come abbiamo visto anche nel più recente American Sniper, oltre a causare morte, la guerra provoca insanabili traumi interiori in coloro che la combattono. Così, anche quando i soldati tornano a casa sani e salvi, a volte non fanno mai veramente ritorno alla loro vita, restano bloccati nel luogo dove hanno combattuto, ucciso e sofferto. E' come se la guerra fosse diventata la loro casa: quando fanno ritorno dalle loro famiglie si sentono degli estranei. Probabilmente a causa del troppo peso che portano dentro, si sentono incompresi, fanno fatica a raccontare cosa hanno vissuto.

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Oltre a questo, che è il tema principale, il film affronta anche i rapporti conflittuali all'interno della famiglia. Uno degli aspetti che mi sono piaciuti di più di Brothers è il rapporto che si instaura tra Tommy e la nipote maggiore, Isabelle. La bambina gli confida che tutti le preferiscono la sorella minore, Maggie. Tommy si rispecchia tantissimo in lei, in quanto ha vissuto la stessa situazione. Isabelle si sente capita e amata dallo zio, tanto è vero che, durante la cena di compleanno di Maggie, quando tutti la ignorano ed il padre non fa altro che sgridarla, cerca continuamente le attenzioni di Tommy. Le occhiate intense e piene di affetto, che zio e nipote si lanciano mentre lei è sull'orlo di scoppiare a piangere, mi hanno emozionato tantissimo.

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A rendere questo film ancora più speciale sono sicuramente le interpretazioni degli attori del cast. Tobey Maguire sorprende tutti, forse perché siamo da sempre abituati ad identificarlo con la faccia da bravo ragazzo di Peter Parker e la maschera da uomo ragno. La sua dolorosa e toccante performance è da applausi, riesce a rendere benissimo le diverse fasi psicologiche del suo personaggio: da esemplare padre di famiglia a coraggioso e stoico soldato pronto a tutto in nome della Patria, fino al reduce di guerra sociopatico, roso dai sensi di colpa e dai fantasmi dell'anima, mentalmente instabile, allucinato ed ossessionato dal tradimento, per altro mai avvenuto, della moglie.

Natalie Portman e Jake Gyllehaal non sono da meno: ci regalano delle interpretazioni profonde ed emozionanti ma, nello stesso tempo, misurate e quindi credibili. Bravissime sonno state anche le piccoline, soprattutto Bailee Madison che riesce a reggere un ruolo per niente facile nonostante una così giovane età.

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Brothers un bell'8 lo merita tutto!!!

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